CABINA DI REGIA MALPENSA-MALAVITA
Comunicato stampa: SITUAZIONE INSOPPORTABILE AL T1 DI MALPENSA Con una lettera inviata alla Direzione Polizia Malpensa alla Direzione Civile Enac e a SEA spa, abbiamo richiesto un loro rapido intervento, per la situazione creatasi al T1 di Malpensa, che se non affrontata in tempo, anche per l’avvicinarsi dell’Expo, sicuramente creerà disagi e illegalità diffusa sia per i lavoratori che per i passeggeri. Meglio di ogni comunicato è la descrizione che ci viene fatta da una lavoratrice del T1, in questa lettera che ci è arrivata nei giorni scorsi. Ad oggi nulla ci è stato comunicato o è stato deciso dagli enti preposti alla gestione dello scalo di Malpensa. 3/3/2015 Cub Trasporti
Situazione ormai insostenibile e senza controllo a Malpensa terminal 1. Ci sono ormai numerose persone che offrono servizio di facchinaggio abusivamente. Sono molto ben organizzati, hanno punti di ritrovo dove pianificare ed organizzare un lavoro capillare. Si dividono intere zone dell'aeroporto tra piano partenze, piano arrivi ed anche i vari parcheggi multiplano interrati e non. Addescano i passeggeri all'arrivo ed offrono assistenza chiedendo un compenso che varia dai 50euro/dollari o più ed andando al ribasso in caso il cliente si rifiuti di esborsare tali cifre. Sottolineo che i facchini autorizzati a Malpensa prendono 3euro a bagaglio ed hanno un tariffario molto più basso. Arabi esclusi, abituati a farsi servire, alcuni passeggeri accettano il servizio solo perché sentono minacciata la loro sicurezza nel negare l'aiuto offerto. Basti pensare quando questi individui si trovano nei parcheggi seminterrati ed isolati, chi non accetterebbe assistenza per paura di una ritorsione. Hanno oltretutto creato una tendopoli al parcheggio multipiano interrato -2. Sono ovunque, conoscono addirittura l'aeroporto meglio di noi dipendenti. Il nostro disagio aumenta con la crescita del loro numero. Qui, trovano guadagni facili, servizi di ogni tipo ed operano indisturbati. La polizia purtroppo ha le mani legate, non può far nulla perché non sussiste reato punibile secondo la legge, e queste persone lo sanno bene!!! Alcuni di loro sono schedati e con precedenti penali, altri sono senza tetto, altri ancora sono immigrati per cui esiste già un foglio di espulsione dall'Italia. Ogni tanto fanno le retate ma questi tornano appena le acque si calmano....é frustrante anche per la polizia! Se la Sea rimettesse anche solo i carrelli a cauzione, questi potrebbero essere denunciati per estorsione. È un problema che il gestore e gli organi competenti hanno il dovere di risolvere! Noi dipendenti non ci sentiamo più sicuri in un luogo dove la sicurezza dovrebbe essere al primo posto. Li troviamo addirittura negli spazi adibiti unicamente a noi, anche se c'é l'indicazione "staff only", loro entrano comunque usufruendo di nostri spazi e di nostri servizi (ad esempio dove ci sono le macchinette di cibi e bevande). Li incontriamo passeggiare, nei momenti delle loro pause, nel piano seminterrato -1 dove si trova la mensa aziendale e dove si trovano anche i nostri spogliatoi (a volte le signore delle pulizie lasciano le porte aperte per far asciugare il pavimento, e ci restano senza sorveglianza alcuna). Oppure li troviamo sostare, per la pausa sigaretta, nei corridoi di passaggio che portano agli spazi riservati al personale aeroportuale. Se gli si fa presente che li non sono autorizzati a stare...ti rispondono con arroganza che loro sono stati salvati dal governo e nessuno li può toccare! È altresì assurdo che l'azienda VIETI a noi dipendenti di aver accesso agli spazi aziendali, se al di fuori dell'orario di lavoro e se non autorizzati, e dall'altra parte permettono a tutta questa gente di vivere, dormire e “lavorare” indisturbata in aeroporto!!! Che chi deve fare qualcosa, lo faccia al più presto anche in previsione dell'EXPO! |
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